Negli ultimi tempi la terminologia utilizzata per definire processi e attività legate alla gestione del personale ha subito molte trasformazioni. Siamo passati dalla gestione delle risorse umane, alla gestione in chiave welfare e poi in chiave wellbeing. È stato introdotto il tema del Purpose e del Talent. In realtà è in atto una costante ricerca per adattare le regole e l’efficacia organizzativa alla sempre maggiore complessità e instabilità della società.
Tante sono le variabili esterne che oggi entrano in azienda. Una nuova definizione di senso. La ricerca di valore. Le differenze tra generazioni. Il digitale e tutto il mondo che si porta dietro. I cambiamenti della struttura sociale. L’inverno demografico. La longevità e i nuovi limiti pensionistici. Una complessità enorme che deve essere gestita nel piccolo. Senza scomodare le nuovissime frontiere della fisica quantistica e i suoi insegnamenti per il nostro presente, di fronte a una tale incertezza, il metodo migliore è occuparsi nel profondo della propria organizzazione. Viverla da dentro.
Copiando le parole di Luciano Tranquandi “Si può intercettare l’anima di un’azienda soltanto standoci dentro con il corpo. Entri li dentro e la vivi. E, a un certo punto, scopri che l’azienda ti parla, o meglio ti sussurra. La tecnica ruota interno al concetto di body learning, cioè devi andare ad intercettare il corpo dell’azienda con il tuo corpo fisico: bisogna respirarla, sentirne i brusii, gli odori. In altre parole, lo strumento di apprendimento è il corpo con i suoi cinque sensi, che devono essere allenati prima di cominciare l’indagine” (tratto dal libro Fullgevity la pienezza è la nuova longevità di Canfarini Alessia)
Proprio questa diventa quindi la nuova frontiera del welfare: Le caring organization
Un esempio l’ho trovato proprio in questi giorni sfogliando il giornale. Un imprenditore che “sentendo la propria organizzazione” mette a disposizione dei suoi dipendenti un fondo per rilevare i crediti fiscali per coloro che hanno richiesto le agevolazioni del Superbonus. Un pensiero devastante per alcuni collaboratori. Un’azione di caring organization che non si trova nei percorsi di formazione ma che emerge ascoltando da dentro le esigenze della propria organizzazione. Questo oggi è parlare di welfare. Alcune aziende possono fare azioni più complesse, come quella appena citata, altre potranno permettersi sono azioni più semplici, ma la filosofia resta quella ben espressa dalle parole di Luciano Tranquandi.