Pubblicato il IV Rapporto Censis-Eudaimon sul welfare aziendale

Welfare SoniaFaccin

24  marzo 2021

E’ stato presentato il IV rapporto Censis-Eudaimon sul welfare aziendale che si prefigge di “incastonare il ruolo del welfare aziendale nel più ampio racconto di quello che dovranno affrontare aziende e lavoratori nel post Covid-19”.

I risultati del rapporto sono chiari. Il WA si annuncia come una risorsa per almeno tre ambiti:

  • Conti aziendali – per i quali potrà generare benefici in termini di risparmio fiscale
  • Coesione delle comunità aziendali
  • Aumento della social reputation aziendale

Lo studio rileva un dato importante: se il WA  fosse esteso a tutte le imprese del settore privato  generebbe un valore  pari a 53  miliardi di euro.

Naturalmente sul tema si evidenziano luci e ombre ma ormai la direzione sembra essere tracciata e sono sicuramente maggiori i vantaggi degli svantaggi.

I numeri in pillole

In questo terribile anno il rapporto mette in risalto come il WA sia comunque andato bene:

  • il 77,4% dei lavoratori intervistati apprezza le misure introdotte;
  • l’87% delle organizzazioni considerate dallo studio è ottimista pensando al futuro e le politiche di  welfare saranno uno dei perni della ripresa insieme a formazione digitale e riconquista del mercato;
  •  per il  52% perché migliorerà la coesione interna di organici sempre più diversificati nelle modalità di lavoro (inserimento dei millenials e gestione del confronto generazionale)
  • per il 35% perché renderà disponibili servizi di welfare utili e strumenti di formazione per trasferire nuove competenze ai lavoratori.

Si tratta di numeri importanti confermati anche dalle parole di Luigi Sbarra – Segretario Generale Cisl – intervenuto alla presentazione del rapporto.

Secondo Luigi Sbarra il WA è stata una delle esperienze più innovative della contrattazione collettiva degli ultimi anni e anche se nel paese qualcuno guarda con sospetto e un po’ di ostilità queste azioni, anche tra i lavoratori cresce la consapevolezza della sua importanza.

L’osservatorio Cisl che analizza gli accordi di II livello evidenzia come il WA sia cresciuto moltissimo sia con riferimento ai fondi integrativi – sanità e previdenza – sia a livello di azioni dedicate alla cura della famiglia – orario flessibile – conciliazione vita lavoro.

Fondamentale, sottolinea ancora Luigi Sbarra,  aumentare la qualità degli accordi aziendale attivando una seria  mappatura dei bisogni e una seria campagna di informazione e formazione nei confronti dei lavoratori.

Altro tema evidenziato dal numero uno della Cisl lo sviluppo della contrattazione territoriale per portare i benefici del WA in profondità e avvicinare anche le piccole e piccolissime realtà che in questo momento di transizione sociale del nostro paese possono dare una risposta concreta al tessuto economico dei territori.

Per chi volesse approfondire Presentazione IV rapporto Eudaimon Censis Welfare aziendale marzo 2021

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